I lievitati sono la mia passione. Impasto spesso, sia ricette vecchie che quelle che trovo in rete, nei libri di cucina oppure qualche ricetta che le mie amiche mi regalano.
Questa ricetta l’ho vista nel blog della mia collega Blogger Barbara ed ha tante ricette bellissime sia con la pasta madre che con lievito di birra.
Appena ho visto i suoi panini mi sono innamorata e subito fatti. Non sono meravigliosi, come si dice il cibo si mangia con gli occhi.
Panini ideali per buffet e non solo.
Ingredienti per 12 panini ideali per buffet e non solo.
500 grammi di farina 00
5 grammi di lievito di birra oppure 100 grammi di pasta madre
150 grammi di latte
125 grammi di acqua
8 grammi di sale
1 cucchiaino di zucchero
70 grammi di olio di semi (Barbara dice che in alternativa anche l’olio doliva)
Procedimento
Se usiamo la pasta madre rinfreschiamola 3 ore prima.
Pesiamo i nostri ingredienti. Mettiamo nella planetaria la farina, ed aggiungiamo il latte e l’acqua e lo zucchero.
Facciamo lavorare per qualche minuto ed aggiungiamo la pasta madre spezzara (o lievito di birra sbriciolato). Lavoriamo ancora ed aggiungiamo poco alla volta l’olio finché si assorbe e alla fine versiamo dentro anche il sale. L’impasto si lavora finché diventi omogeneo e liscio.
Invece per lievitare l’impasto io ho fatto diverso. Ho lasciato l’impasto dentro nella ciotola della planetaria coperta con la pellicola è sopra un canovaccio per due ore (volevo proseguire come Barbara ma dovevo uscire con i bambini per poi tornare dopo 2 ore).
L’impasto era ben lievitato (in temperatura d’ambiente) ed ho foderata la teglia con la carta da cucina. Ho pesato i panini 70 grammi ciascuno oppure più piccoli 35 grammi per avere mini panini.
Formiamo bene tutti i panini e li sistemiamo nella teglia. Lasciamo dentro nel forno pochino riscaldata prima per un’oretta. Prima di infornare spenelliamo con il latte e se vogliamo possiamo coprire con i semi di sesamo, di papavero ecc. (i semi li ha distribuiti la mia bimba 😂).
Informiamo in forno riscaldato prima a 180 ° per una ventina di minuti o fine doratura. Non serve cuocere troppo.