Piatto della tradizione romana, ottime sia calde che fredde,
queste frittelle  sono come le ciliegie …una tira l’altra…
a Roma di solito rappresentano uno street food il giorno di San Giuseppe nel quartiere Trionfale,
di cui il santo è protettore, infatti è chiamato “San Giuseppe frittellaro”,
il loro profumo mi riporta all’infanzia,
quando andavo a trovare la mia nonna materna che abitava in quel quartiere e
il 19 marzo mi portava in giro per le bancarelle e mi comprava una frittella appena fritta  ricoperta di zucchero …
ricordi impagabili e incacellabili… un bacio alla mia nonna Rosa.

E ora …ACCENDIAMO I FUOCHI!

INGREDIENTI:

-100g di riso

-50g di zucchero

-1 uovo

-La scorza di un limone grattugiata

-Cannella qb

-Uva sultanina (facoltativo)

-100g di farina

-20g di lievito di birra

- 2 cucchiai di zucchero

-Mezzo bicchiere di latte

- Olio qb

-Circa un litro di latte per  cuocere il riso

INDOSSATE IL GREMBIULE, LAVATEVI LE MANI, INIZIAMO!

Lessate nel latte bollente il riso, scolatelo a giusta cottura,
e una volta tiepido conditelo
con lo zucchero, l’uovo, la scorza grattugiata del limone la cannella e l’uvetta secondo il Vs. gradimento.
A parte preparare una pasta piuttosto morbida,
con i 100g di farina,il lievito di birra, lo zucchero e il mezzo bicchiere di latte.
Lavorate bene l’impasto e fatelo lievitare per un paio d’ore.
Mescolate il riso alla pasta e fate di nuovo lievitare per circa un’ora.
In un padella con olio caldissimo friggete poche cucchiate di riso alla volta, spolverizzate le frittelle
con zucchero di canna.
Un bianco di Velletri dolce dal colore lucente le accompagnerà alla grande!

Et voilà…frittelle romane della tradizione!