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A cena con Lorenzo il Magnifico

La cucina rinascimentale, pur mantenendo l’ispirazione medioevale, esalta con presentazioni quasi teatrali l’unione tra il dolce e il salato. L’Italia rinascimentale vanta i cuochi piu’ rinomati ed abili d’Europa che portano la cucina italiana ad altissime vette di raffinatezza e prestigio.

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C’è, in tale periodo, una ampia diffusione di arrosti, torte, pasticci in crosta e si sviluppa l’uso di salse leggere a base di frutta e piante aromatiche, nasce una vera e propria passione per le frattaglie e le interiora degli animali da macello e volatili. Inizia un ampio utilizzo del latte e derivati, il burro acquista importanza pari allo strutto, è molto apprezzata la panna e vengono introdotti i formaggi.

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Risale a questo secolo, l’abitudine di avvolgere le carni in crosta di pane. L’alimentazione dei poveri, come al solito, è sobria e composta da pane, verdure, marmellate e frutta, talvolta un uovo puo’ arricchire la cena ma spesso è piatto unico quando è fritto. Quando il pane è duro si fa ”la panata”, una minestra a base di pane raffermo grattugiato, uovo,parmigiano, noce moscata e sale.

Il pane viene spesso a mancare e piu’ comunemente viene offerto durante le feste e i matrimoni ma anche nel caso di morte di personaggi famosi si usava distribuire  ai poveri affinche’ questi potessero avere un buon ricordo di chi era venuto a mancare.

Prima di partire per Firenze per recarmi a cena da Lorenzo…eh si proprio lui Lorenzo De’ Medici detto il Magnifico …politico, scrittore, signore di Firenze dal 1469, personaggio di grande spessore e fascino,

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ci siamo informati sulle buone maniere dell’epoca:

- ovviamente non parlare con la bocca piena

- pulirsi la bocca prima di bere ( perche’ all’epoca il vicino si poteva servire dalla stessa coppa) che orrore!!!

- non pulirsi i denti con il coltello ed emettere suoni che possano indurre il vicino ad avere schifo (e con questo…ho detto tutto)

Quando si è invitati molto importante, in quest’epoca, indossare un bel vestito.

Ed eccoci, finalmente, a tavola con Lorenzo, certamente gli arredi esprimono grande opulenza e sfarzo, i vasi , i candelabri, l’argenteria sono stati scelti per il loro valore artistico e la tavola è stata allestita con la collaborazione di artisti ed artigiani (come spesso avveniva all’epoca)

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Si inizia con un pasticcio di erbe ricco di uova, spezie e zafferano,zenzero e burro fresco, il tutto cotto in uno scrigno di pasta e cosparso di zucchero e pinoli (ritorna il dolce-salato…connubio storico). Insieme ci viene servito il PANUNTO, pane proprio unto, unto nel burro con sopra del formaggio spolverato con zucchero e cannella, pur essendo astemia mando giu’ un sorso di vino anch’esso parecchio speziato, sperando di smorzare un po’ i sapori non troppo congeniali al mio palato.

Intorno alla tavola si aggirano numerosi addetti al servizio, veri e propri professionisti… esisteva, infatti, una gerarchia: il CUOCO,  ( di solito di umili origini) veniva dopo il TRINCIANTE colui che disossava ed affettava le carni, il tranciare era considerata un’ arte, ci sono modi diversi di tagliare la carne (uccelli, pavoni, tacchini, fagiani) cosi’ come la frutta e i pesci. IL BOTTIGLIERE addetto alle bevande, e lo SCALCO, colui a cui spettava selezionare i cuochi e la servitu’, rifornire la dispensa,organizzare il banchetto nei minimi dettagli.

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La cena prosegue con un tripudio di lepri, fagiani e una sontuosa anatra in salsa di prugne. Non manca di certo il dolce…uno solo? Macchè arriva una torta di riso,seguita da un dolce fatto con una crema di melone composta dalla polpa amalgamata con uovo, un formaggio fresco e uno stagionato, zucchero, cannella, chiodi di garofano e chi piu’ ne ha più ne metta! La particolarità è che la torta viene cotta sulla brace che viene messa anche sul coperchio affinche’ riceva calore anche da sopra.

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Arriva un vassoio di frittelle ed infine la torta rinascimentale con crema ”bisbetica” (crema al limone) e mandorle.

Torno da questa capatina rinascimentale rotolando dalle colline di Fiesole al 2013…ovviamente stasera non solo il buon caffe’ di casa mia ma anche un maalox per il mio stomaco! Alla prox!

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