La Sicilia: una location d’incanto per i fiori d’arancio.

La Sicilia è la regione più vasta d’Italia, per questo motivo se state pensando di sposarvi lì, non avrete che l’imbarazzo della scelta: molte sono le usanze, ricco il banchetto, il clima mite e tanti i luoghi da scoprire. Scegliere di celebrare il matrimonio in quest’isola vuol dire celebrare le nozze in un luogo dove mito, arte, natura e cultura si fondono in un appassionato intreccio. Significa avere la possibilità di scegliere tutti gli scenari che la natura mette a disposizione, scogli e paesaggi di mare cristallino, sabbie bianche e costoloni rocciosi dolci e illuminati di verde questo tipo di location sarà perfetta per chi vorrà sfruttare a pieno l’ultima tendenza del momento in fatto di rituali ovvero sposarsi in spiaggia o in barca. Le Isole Eolie e le Egadi in questo la fanno da padrone. Ma anche caratteristici luoghi di montagna dove poter offrire prodotti locali dai sapori forti e rustici, in uno chalet alle pendici dell’Etna ad esempio, o nella zona di Piano Battaglia, in provincia di Palermo. Inoltre, come location si possono scegliere splendidi templi greci, ville romane, arabeschi centri storici, abbazie e castelli medievali, sontuosi palazzi e cattedrali in stile barocco. Non sarebbe bellissimo avere le foto nell’album di matrimonio con il Teatro Antico di Taormina sullo sfondo? O della Valle dei Templi di Agrigento, circondati anche dal profumo degli agrumi, odori e sapori che vi aiuteranno a contraddistinguere ancora di più il ricordo del vostro giorno più bello. Tradizioni si scorgono anche nella gastronomia: ricca, nutriente ma di origini contadine. Per il banchetto nuziale, c’è solo l’imbarazzo della scelta, perché in Sicilia non si mangia solo pesce e carne ma anche moltissima verdura: un luogo, quindi, che va bene anche per gli sposi vegani o vegetariani. Molteplici sono gli usi e i costumi che caratterizzano il rito del matrimonio in questa isola meravigliosa. Qui il matrimonio è ancora un giorno importante, non solo per i festeggiati ma anche per gli invitati, un’occasione per riunire a sé tutti gli amici e i parenti, in un solo, lungo giorno di abbondanti celebrazioni. Diversi sono gli usi che cambiavano di zona in zona. Nell’Ottocento, ad esempio, il colore dell’abito della sposa a Terrasini e a Milazzo non era bianco bensì celeste. Nell’area di Modica invece si usava spargere del vino davanti alla casa degli sposi, mentre a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, si lanciava del frumento sugli sposi, non del riso. Fino agli anni 80 e inizi degli anni 90 la festa del matrimonio iniziava qualche sera prima del giorno fatidico, gli sposi aprivano la casa agli invitati ma anche ai semplici curiosi o ai conoscenti che non erano stati invitati per quella che veniva chiamata ” a sira re letta”. Una messa in scena di tutto lo sfarzo di cui le famiglie e gli sposi potevano godere, i regali ricevuti venivano messi in mostra, con accanto il biglietto con su scritto il nome di chi aveva fatto quel regalo, il letto fatto con le lenzuola migliori e assolutamente bianche, al centro del letto matrimoniale veniva disposto un cuscino con le fedi nuziali. Per permettere tutto questo era necessario tenere accese tutte le luci della casa, ancora oggi si usa l’espressione “a sira re letta” per indicare un momento in cui tutte le luci di casa sono accese! Questa tradizione oggi va via via sempre più scemando, invece resta ancora l’abitudine di tenere in bella mostra un tavolo con i regali  per chi viene a portare i regali a casa, di solito infatti in Sicilia i doni o le buste vengono dati prima del ricevimento, e agli ospiti si usa offrire dolci o confetti preparati per l’occasione. Insomma, chi sceglie la Sicilia come location per il giorno più bello della propria vita di certo non rimarrà deluso. 

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