La rosa: la regina dei fiori.

I fiori si regalano a tutti, per dire “grazie”, “auguri”, “mi manchi”, “stiamo insieme”. Chi regala fiori non sbaglia mai. Ma può un fiore racchiudere tutti questi significati? Amore, passione, giuramento, segretezza, indipendenza, riconciliazione, infedeltà. Si, se si chiama rosa. La rosa è la regina dei fiori e splendore dei giardini. Re dei giardini il roseto che la produce. E’ considerata simbolo di eleganza, di bellezza e di grazia ed è il fiore più ricercato sul mercato. Esistono moltissime varietà di rosa circa centocinquanta esemplari diversi. Il fiore è originario dell’Europa e dell’Asia, si presenta in diverse forme, può essere a cespuglio, rampicante, strisciante, o presentarsi in arbusti o alberelli, a mazzetti o fiori solitari. Il numero dei petali varia a seconda della varietà o se è selvatica o coltivata, mentre il calice è composto da cinque sepali. Il fusto è provvisto di aculei che variano moltissimo a seconda della specie. Può essere usata come pianta ornamentale in vaso o nei giardini. E’ una pianta che si adatta facilmente ad ogni tipo di terreno, un grosso problema è l’attacco da parte di parassiti. E’ un fiore dai molteplici colori, sia naturali sia ottenuti per ibridazione fra esemplari diversi. I suoi petali vengono utilizzati per estrarre essenza di rosa mentre il suo fiore viene usato per comporre medicine alternative grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, antidepressive e antiasmatiche. Regalare una rosa è un gesto gentile e raffinato, un messaggio colmo di significati: la rosa bianca è più impegnativa perchè rappresenta la segretezza, la rosa Thea significa “tu sei gentile”, quella dai petali rosa è l’equivalente di un giuramento, la primordiale rosa canina è una dichiarazione d’indipendenza, ma la più terribile è la gialla: simbolo d’infedeltà. La rosa rossa è il simbolo dell’amore passionale. Le rose si regalano sempre in numero dispari, ma un unico fiore, magari rosso fuoco, altero nel suo lunghissimo stelo, può bastare per dire “ti amo”. Il 25 aprile a Venezia, una delle città più famose e visitate d’Italia, viene festeggiato San Marco patrono della città, e si celebra la festa della rosa rossa. E’ una tradizione centenaria. Durante la festa di San Marco a mogli e fidanzate viene offerto un bocciolo di rosa rossa in segno d’amore. Questa usanza, nasce dalla legenda di Maria, figlia del doge, che si innamorò del giovane Tancredi di umili origini. Il sentimento dei due giovani era ostacolato dal padre di Maria che non avrebbe permesso un tale matrimonio. Maria chiese a Tancredi di andare a combattere contro gli arabi con l’esercito di Carlo Magno per conquistarsi la gloria e tornare vincitore, in modo che il padre non avrebbe più potuto opporsi al loro matrimonio. Tancredi partì e si distinse per le gloriose imprese e per il valore dimostrato, sfortunatamente, però, morì in battaglia. Un triste giorno arrivarono a Venezia cavalieri guidati da Orlando, cercarono Maria e le annunciarono la morte di Tancredi, che, colpito dal nemico cadde sanguinante accanto ad un cespuglio di rose bianche. Prima di morire ne staccò un bocciolo, lo intinse nel proprio sangue e ormai privo di forze, riuscì come ultimo gesto a consegnarlo all’amico Orlando, che lo portò alla sua amata Maria come suo pegno d’amore. Maria prese la rosa e restò muta nel suo dolore, il giorno dopo, festa di San Marco, fu trovata morta con il bocciolo di rosa ancora insanguinato poggiato sul cuore. Così, da quella volta, il bocciolo di rosa viene offerto alle donne, quale simbolo d’amore vero ed eterno.

rosa rossa foto