Di tutto e di più sulle conserve di pomodoro.

Le conserve di pomodoro permettono di utilizzare per tutto l’anno questi “frutti” prevalentemente estivi: in scatola pelati, a pezzetti, a filetti, a passata o come concentrato. I pomodori da utilizzare per le conserve devono essere di polpa soda e non troppo acquosa. Il periodo migliore per raccoglierli sono i mesi di agosto e settembre e le varietà più adatte per passate e pelati sono quelle a forma di perino, come i San Marzano. In scatola si trovano anche i pomodorini ciliegia interi. Per le conserve vengono pelati, poi passati o tagliati, invasati e sterilizzati. Il concentrato consiste in una passata fatta poi asciugare per essiccazione artificiale o al sole. Per le conserve industriali è bene guardare la data di scadenza e se sono in vasi di vetro riponetele al buio. Quelle fatte in casa conservatele al massimo per un anno in un luogo fresco e con alcune attenzioni: versate la passata in vasetti di vetro sterilizzati, chiudeteli bene, fateli bollire per 30 minuti in una pentola, coperti d’acqua e protetti da dei canovacci, e lasciateli nella loro acqua a raffreddare. Il sottovuoto sarà avvenuto se il tappo non farà “clik clak”. I pomodori in conserva, così come quelli naturali, contengono il 94% di acqua. Hanno poi 230 mg di potassio, 24 mg di fosforo e 18 mg di vitamina C, contro i 25 mg di quelli freschi. Il concentrato contiene il 70% di acqua, 85 mg di fosforo, 43 mg di vitamina C e 20,4 gr di zuccheri solubili. Il succo di pomodoro da bere contiene 230 mg di sodio e solo 2 mg di vitamina C. 100 gr di pelati forniscono 21 calorie, di concentrato 96 e di succo da bere 14. 

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