Questo post è dedicato a chi, come me, ama preparare le marmellate, confetture e quanto rappresentato da queste definizioni, in casa.
Il mio baluardo è quello di utilizzare per queste preparazioni solo ingredienti rigorosamente biologici e di cui conosco la provenienza.
Finora non avevo mai utilizzato la pectina in commercio e spesso, specie per alcuni tipi di frutta o verdura, ho avuto difficoltà nel fare addensare la conserva; tuttalpiù ho aggiunto la mela grattugiata ma togliendo sempre la buccia.
Lo sapevate che le mele sono la frutta più trattata in assoluto????
Dunque da questo mi è balenata l’dea di preparare la pectina per conto mio, previo ricerca di mele rigorosamente biologiche e ho capito anche perchè vengono trattate: non arriverebbero nemmeno a maturazione altrimenti.
Il lato positivo è che più le mele sono acerbe e più il prodotto finale è buono, quindi andiamo alla ricerca di qualche amico che abbia qualche pianta di mele selvatiche, io l’ho trovato e mi ha rifornito di mele belle e brutte allo stesso tempo.
Diciamo che per preparare la pectina ci servono le bucce e i torsoli compresi i semini, quindi sciacquiamo le mele, teniamo da parte la polpa e mettiamo in un recipiente gli scarti, ovviamente buttiamo le parti andate a male.
Un’altra premessa è che non esiste una ricetta precisa, pesiamo quello che abbiamo e ipotizziamo un litro di acqua per 400 grammi di bucce.
A questo aggiungiamo il succo e la scorza di un limone e non serve altro.
Io ne ho preparata per un chilo e duecento grammi quindi 3 litri di acqua e tre limoni.
Mettiamo tutti gli ingredienti in una pentola e facciamo bollire, bollire, bollire.
Filtriamo il liquido e abbiamo ottenuto la pectina fatta in casa.
100 ml di pectina per 1 chilogrammo di frutta da mettere a freddo con lo zucchero.
Si può preparare all’occorrenza ma se vi capita di farne in abbondanza, come ho fatto io, si può congelare in quantità di 100 o multipli e utilizzarla quando necessita.