È vero, sono sparita per un po’ e ho trascurato il blog ma adesso sono tornata più curiosa e più pasticciona di prima 🙂
Mi sono ricaricata le batterie nella mia Sicilia e ho fatto un bellissimo viaggio col marito a San Pietroburgo e Mosca. Sono due città meravigliose e, oltre a scoprire nuovi posti e tradizioni, mi sono dedicata alla “scoperta” della loro cucina. Devo dire che perlopiù ho mangiato pietanze buone.
La loro cucina è abbastanza povera, tranne che per caviale e salmone, per altro buonissimi, perché si basa sulle poche cose che si riescono a coltivare a quelle bassissime temperature, tutto il resto deve essere importato dall’estero quindi ha un costo maggiore.
L’antipasto è l’insalata, prima di cominciare il pranzo ci veniva sempre servita una ciotolina con pomodori, cetrioli, cavolo cappuccio, carote, a volte tutte insieme a volte combinate tra loro, accompagnate da pane di segale e da una ciotolina più piccola con la panna acida: l’insalata russa (che ovviamente non è quella che mangiamo comunemente in Italia).
Il primo piatto è sempre una zuppa calda, alcune sono brodose come le nostre minestre altre sono molto cremose, simili alle nostre vellutate, quasi tutte associano verdure e carne per essere più nutrienti. La zuppa caratteristica è il borsch: zuppa a base di carne e barbabietola (con tanti altri ingredienti, ovviamente) accompagnata da panna acida.
Il secondo piatto invece è come il nostro: carne o pesce con contorno di verdure, patate al forno, funghi, ma ovviamente niente insalata, l’abbiamo già mangiata per antipasto! L’ultimo giorno ci hanno presentato il piatto tipico della cucina casalinga russa, manzo con verdure e patate, in pratica il nostro spezzatino, così noi abbiamo spiegato loro che questa pietanza si fa anche in Italia e si chiama spezzatino, anche se ogni tanto sbagliavano e lo chiamavano “pezzettino”.
I dolci che ho assaggiato non mi sono piaciuti particolarmente.
Infine che dire della VODKA…ci hanno insegnato a berla da veri russi: tutta in un sorso e trattenendo il respiro per 2 secondi dopo averla inghiottita!
Ma, soprattutto, ci hanno spiegato quando bere la vodka rispetto al pasto… “prima, durante, dopo e al posto di”… praticamente ogni occasione è buona per berla; una sera a cena io e mio marito abbiamo seguito queste indicazioni, per fortuna non dovevamo tornare in albergo da soli 😉
È stato proprio un viaggio bellissimo e nel complesso la cucina russa mi è proprio piaciuta, ma adesso si ritorna alla quotidianità e si ricomincia a pasticciare in cucina.
Alla prossima ricetta.
Cristi