Oltre mouse, tastiera e desktop: le nuove interfacce per pc

Tastiere, mouse e telecomandi sono pezzi da museo: meglio usare le dita, o anche secchiello e paletta. Quanto ai computer, i prossimi potrebbero essere così “distribuiti” da non sapere dove sono.

Derivati dal guanto musicale sviluppato al MIT da Elly Jessop, Heap è una delle più evolute interfacce per l’utilizzo del computer in ambito musicale. Permette di “catturare fisicamente” le note con le dita e prolungarle, farle vibrare, alzarle o abbassarle con risultati sorprendenti e straordinari. E può suonare, diventando percussioni, chitarra e tanti altri strumenti in base al software col quale interagisce. Unico neo il costo, che si aggira sui 5000 euro.

Transform è l’applicazione per la casa 2.0 (e anche 3, 4 e 5.0) che rende il vostro arredamento capace di adattarsi, in una frazione di secondo, alle esigenze del momento. Vi serve un supporto per il tablet? Ecco che i cubetti del piano di lavoro si alzano per ospitarlo. Un portapenne? Eccolo salire dalla scrivania. La sedia è troppo alta? Il sistema vi riconosce…

ReacTable è l’ultima frontiera della musica elettronica. È un sistema composto da un piano con uno schermo interattivo sul quale il musicista posiziona gli elementi, ognuno dei quali è associato a una sonorità, la cui frequenza, volume e intensità cambiano in base alla posizione sul piano e rispetto agli altri elementi. Occorre pratica, ma alla fine il risultato è del tutto originale.

Uno schermo piatto e a due dimensioni non vi basta? Volete essere liberi di appuntarvi un memo sulla parete o impilare disordinatamente i documenti come su una vera scrivania? BumpTop è la risposta: una versione 3D del classico desktop che permette di posizionare icone e documenti un po’ ovunque. Il progetto è stato acquisito da Google nel 2010.

Nato dalle esigenze e dall’esperienza dei geologi della National Science Foundation, Flexible Topography è una delle più evolute applicazioni per lo studio degli ambienti naturali. Utilizza una telecamera 3D, un proiettore e uno speciale software per la visualizzazione dei dati. L’utente, armato di paletta e rastrello, interagisce con la vasca di sabbia sulla quale è proiettata l’immagine. La posizione delle acque, le quote e le pendenze si modificano in tempo reale in base alle modifiche apportate.

Se non sapete mai dove avete lasciato i vostri telecomandi, ecco il gadget che risolve ogni problema: Singlecue, per controllare tutti i dispositivi di casa con un gesto della mano. Così cambiare canale, abbassare il volume, accedendere la luce e via dicendo divenutano azioni da compiere in punta di dita. Singlecue utilizza una telecamera per catturare i gesti e trasformarli in segnali comprensibili dalla smart TV, hi-fi e altri dispositivi connessi alla rete domestica… Per adesso, però, deve ancora risolvere molti problemi di compatibilità.

InForm è un altro curioso progetto del MIT nato per rendere più realistica e interattiva la classica videoconferenza. Un’interfaccia “a cubetti” comandata da un computer replica forme e movimenti ripresi da una telecamera di fronte all’interlocutore, garantendo un’esperienza tattile fuori dal comune. La soluzione ideale per chi, anche da remoto, vuole concludere gli affari con una stretta di mano.

Interrogare un database creando le query con le mani, spostare file e cartelle semplicemente prendendole tra le dita: sono alcune delle funzionalità di SpaceTop, un’interfaccia 3D sviluppata da Microsoft’s Applied Sciences Group insieme agli esperti del MIT. È composta da uno schermo trasparente e da una telecamera che riprende le mani dell’utente convertendone i gesti in comandi comprensibili al sistema.

 

Tratto da focus.it

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