Febbraio è il secondo mese dell’anno (secondo il Calendario Gregoriano) ed è l’unico a contare meno di 30 giorni: normalmente ne conta 28, ad eccezione degli anni bisestili in cui arriva a 29 per l’aggiunta di un giorno, al fine di evitare lo slittamento delle stagioni.
I Romani, che in origine consideravano l’inverno un periodo senza mesi, lo conobbero a partire da Numa Pompilio che lo aggiunse insieme a Gennaio, come ultimo mese dell’anno.
Nel mondo latino era chiamato februarius dal verbo februare che significa “purificare”, con riferimento ai rituali di purificazione in onore del dio etrusco Februus e della dea romana Febris,
dea della febbre e della guarigione dalla malaria, (celebrata il giorno 14) celebrati in questo mese.
A questa tradizione si richiamò la Chiesa Cattolica consacrando il giorno inizialmente a Santa Febronia e più tardi a San Valentino, protettore degli innamorati.
Per i romani era un mese dedicato a riti di purificazione, simboleggiando la condizione della natura in atto di ridestarsi dal torpore invernale.
Iniziano, infatti, a sbocciare in questo mese le prime viole del pensiero,
le margherite
e le mimose.
Per i cristiani, oltre alla nota festa di San Valentino, c’è la popolare festa della Candelora (2 febbraio)
con cui si ricorda la presentazione al Tempio di Gesù e alla quale la tradizione contadina attribuiva un significato dal punto di vista meteorologico, nel passaggio dal clima invernale a quello primaverile.
Il cielo di febbraio vede mostrarsi alto sull’orizzonte, in direzione nord, il Grande Carro dell’Orsa Maggiore, che dalla prospettiva italiana appare capovolto.
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