La focaccia dolce, in dialetto la “figascina” è una ricetta tradizionale del nostro paese. Si prepara in occasione della festa patronale di San Giorgio, insieme alla torta del pane. Oggi sul nostro blog ospitiamo Sabrina che ce la prepara con la ricetta che le ha dato zia Carlotta, che ha a sua volta ereditato dalla sua nonna. Vediamo come.
Ingredienti per due teglie da cm 35 x 25 (ca 40 focaccine):
- 5 rossi d’uovo
- 300 gr zucchero
- 500 gr farina banca
- 250 gr burro fuso
- buccia di 1 limone grattugiata
Fare fondere il burro a bagnomaria o nel microonde. Mettere ora tutti gli ingredienti nella planetaria con la frusta da impasto e impastare per qualche minuto fino a che gli ingredienti saranno amalgamati. Trasferire l’impasto sul piano di lavoro e formare una palla che metterete in frigorifero per almeno mezz’ora. E’ possibile anche lavorare tutti gli ingredienti direttamente a mano. Imburrare e infarinare una teglia da forno rettangolare di quelle basse. Se la teglia è antiaderente passate solo poco olio con un pezzetto di carta assorbente. Passata almeno mezz’ora, togliere l’impasto dal frigo. Prenderne poco per volta e schiacciarlo con le mani fino a ricoprire parte della teglia.Mettete un pezzo di carta da forno sopra l’impasto e con un mattarello piccolo, o con un bicchiere, schiacciate la pasta. Aggiungete altro impasto fino a fino a riempire la teglia e schiacciate di nuovo con sopra la carta forno.
Se sono rimasti dei buchi coprire con dell’altro impasto e livellarlo. Togliere la carta e con un coltello incidere la pasta formando dei rettangoli della dimensione che preferite. Infornare a forno caldo a 180° per 15 minuti circa, comunque fino a che la superficie sarà ben dorata.
Togliere dal forno, lasciare raffreddare e incidere ancora con il coltello prima di togliere le focaccine dalla teglia, cadranno sul piano di lavoro capovolgendola. Chiusa in una scatola di latta la “fugascina” si conserverà anche per una settimana.
Che dire, grazie Sabrina per la tua fantastica ricetta! Consiglio di Sabrina: non buttate i bianchi dell’uovo ma fate delle squisite meringhe.
