Zuppe New England per cene raffinate

tomato-soup-toasted-turkish-bread-3637349Gli ospiti che arrivano infreddoliti e magari un pò stanchi perché usciti da poco dal lavoro, troveranno queste zuppe altamente consolatorie.Tutte quelle di cui parleremo, erano sempre presenti nei menù dove mio padre era chef. In nord Europa e negli Stati Uniti sono considerate come un primo piatto. La loro consistenza e digeribilità, il modo in cui vanno servite e presentate, le rendono piatti perfetti per una cena veramente elegante e diversa dal solito. Inizio dalla mia preferita che ha entusiasmato molti ospiti: La Onion Soup (zuppa di cipolle). Il metodo di cottura rende le cipolle facilmente digeribili e, che ci crediate o meno, rende il gusto delicato. Per essere sicura della loro dolcezza uso sempre le cipolle di tropea. Per 4 persone vanno bene 6 cipolle che vanno sminuzzate. In una padella larga le adagiamo assieme a un filo d’olio e acqua fino a coprirle completamente. Un po’ di sale e un trito di prezzemolo. Girate spesso, aggiungete ancora acqua perché le cipolle devono diventare quasi una crema e verso fine cottura al posto della classica panna, aggiungo 2 cucchiai di farina, avendo l’accortezza di mescolare molto velocemente per evitare la formazione di grumi. Nel frattempo tengo ben in caldo in forno, le crocchette di pane preparate in precedenza, condite con olio, sale e volendo un pochino di rosmarino da servire assieme alla zuppa. Sembra un piatto semplice, forse povero, ma in realtà è molto raffinato. Volendo potete sostituire la farina con la panna per renderlo più corposo. Le altre zuppe? Quella praticamente impossibile da trovare in Italia è la Tomato Soup, forse perché il pomodoro qui deve per forza finire in qualche sugo. Il suo gusto effettivamente risulterà particolare a chi non l’ha mai assaggiata, ma perché non sperimentare qualcosa di nuovo ogni tanto? Dicono che assaggiare mai mangiati aumenti le sinapsi mentale e di conseguenza anche l’intelligenza…A me non dispiace l’idea di poter fare dei nuovi collegamenti mentali. Per la tomato soup (altro aspetto positivo è l’estrema facilità di preparazione) si prende 1,5 kg di pomodori maturi, una carota, un sedano, una cipolla e si prepara un litro e mezzo di brodo vegetale. Sminuzzate i pomodori e i sapori, adagiateli in una padella bassa e larga assieme a un po’ di olio d’oliva, sale, pepe nero, due foglie di basilico (che vanno tolte prima di frullare) e un pizzico di zucchero. Mescolate bene per i primi dieci minuti e poi aggiungete il brodo. Dopo circa mezz’ora di cottura, controllate se occorre altro sale e frullate. Anche la tomato soup va servita con i crostini. Altra zuppa “speciale” è la OYSTER SOUP (zuppa di ostriche). Per fare questa dovete trovare un fornitore di fiducia di ostriche, occorrono circa 4/5 etti senza la conchiglia ovviamente. Viene preparata con panna e burro (sconsigliata a chi ha problemi di colesterolo). Scaldate la panna (in teoria dovrebbe essere un litro, magari fate mezzo di panna e mezzo di latte intero) in cui avete sciolto almeno 3 etti di burro, sale, pepe nero, peperoncino e un po’ di scalogno appena raggiunge il bollore buttate le ostriche che vanno cotte solo sino al momento in cui “si arricciano i lembi”  pochi minuti e questa goduria che solitamente viene mangiata la viglia di Natale è pronta! Altre zuppe? Zuppa di piselli, di patate, di carote e di zucca sono le più comuni. La procedura è sempre più o meno la stessa. L’importante è che la consistenza sia cremosa e i crostini di accompagnamento siano ben caldi. Calda e coccolose serate a tutti!

 

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