Crisi versus Cibo, qualche spunto per mitigarla

carrelloSì, purtroppo questa crisi dura da troppo tempo e depaupera sempre più le nostre risorse. Siamo stanchi d’inseguire le offerte dei supermercati, ma soprattutto di dover prestare attenzione a ogni broccoletto acquistato: è davvero frustrante! Paradosso del paradosso è che, proprio il CIBO, oltre a essere necessario ovviamente alla nostra sopravvivenza, è una delle maggiori fonti di consolazione e di conforto. Avrete già sentito nominare l’etimo della parola crisi, che deriva dal greco krino ed esprime anche valenze positive come: separare, discernere e valutare al fine d’introdurre un cambiamento positivo. Positivo??? Sì: il periodo di crisi ci costringe sia a recuperare usanze culinarie povere, perdutesi nel tempo, sia ad esprimere la nostra creatività per non sentire più di tanto, il gusto amaro di questi tempi a tavola.

Iniziamo dalla creatività che è alla portata di tutti. Ci si ritrova a dover comprare spesso cibi molto simili ed è noioso mangiare sempre le solite cose….Ma…ma, bastano delle spezie diverse, una preparazione sconosciuta e all’improvviso abbiamo la sensazione di una cena esotica. Frugate in fondo alla dispensa e troverete forse del lasciato li da tempo, perché non proprio buono e che sta per scadere. Perché non preparare un riso orientale bollito nel tè? I soliti spaghetti al pomodoro? In Giordania aggiungono foglie di menta e peperoncino alla salsa di pomodoro. Preparo spesso questo sughetto perché mi solleva il morale. Basta partire da un ingrediente “strano“, avanzato e cercarne gli usi in tutte le cucine del mondo.Oppure si può seguire il processo contrario, cercando le ricette di patate ad esempio,più originali. Ho trovato persino le istruzioni per fare la torta di patate e cioccolata!  Per risparmiare, magari si comprano dei pesci che hanno un contenuto di grasso maggiore, il cui gusto può essere un pò sgradevole per alcuni: basta lasciarlo ammollo per almeno mezz’ora in acqua tiepida col sale e rilascerà molto del grasso “in eccesso”. Il formaggio più economico non ha un gran sapore? Se avete la possibilità di procurarvi qualche foglia di castagno, scaldate la bistecchiera o il forno, adagiate una strisciolina di formaggio su ogni foglia e tempo un paio di minuti mangerete il formaggio più buono mai assaggiato.

Le foglie di castagno in Lunigiana, come le foglie di vite in Grecia, sono parte dell’alimentazione quotidiana. Un tempo in questa zona della Toscana e in quasi tutta l’Italia, si doveva usufruire al massimo di ogni risorsa e da qui, la scoperta dell’uso a noi ormai sconosciuto, di varie parti di piante. La foglia di castagno è il progenitore della carta da forno. Viene usato ancor’oggi nella cottura del pane tradizionale della Lunigiana, sia per evitare che attacchi durante la cottura, sia per assaporare quella delicata sfumatura di gusto che la foglia regala. Nel bosco trovo sempre cose ottime da mangiare, ma studio le piante da trent’anni e posso farlo in libertà. Chiedete ai vostri amici se conoscono qualcuno che distingue bene le piante (attenzione, mi raccomando) e potrete godervi, sia la gita nel bosco che il raccolto di: asparagi, castagne, sambuco, nespole d’inverno, corbezzoli, origano, bacche di rosa canina, timo, topinambur (vicino a un corso d’acqua), squisite erbe per la minestra e con un pò di fortuna, le amarene e le prugne sopravvissute all’abbandono dei campi. Potete anche piantare l’aglio in qualsiasi vaso abbiate sul balcone, cresce anche a chi ha il pollice nero oppure se volete rallegrare la vostra cucina, createvi un mini orto in verticale (ne avrete già visti molti) per le erbe aromatiche. Vi garantisco che un ramettino di rosmarino appena colto,renderà le patate al forno ghiottissime. Basterà un pò di erba cipollina per assaporare una frittata buonissima (per fortuna le uova e le patate hanno ancora prezzi ragionevoli).

Chi ha la mia età, forse, ricorda quando si portava il pacchetto di caffè alle persone anziane a ogni visita. Ricordo anche la contentezza sui loro volti, perché era caffè vero e non la cicoria, di cui si sono dovuti accontentare nei lunghi anni di guerra. Regaliamoci cibo, come un tempo è sempre un gesto di nutrimento su più livelli…Forza, pare che il peggio di questa crisi sia passata.

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