Il sorbetto alle more nere di gelso, diversamente dal gelato non ha grassi perché è formato da frutta zucchero e acqua. E’ un ottimo dolce per rinfrescarsi durante la caldissima estate, durante un pomeriggio o come delizioso fine pasto.
Oggi abbiamo preparato questo sorbetto. In genere i sorbetti si preparano con polpa di frutta e uno sciroppo di acqua e zucchero 1:1, possono essere poi anche aromatizzati con l’aggiunta di liquori.
Vediamo come preparare il sorbetto alle more nere di gelso.
Sponsorizzato da Poloplast
Ingredienti
- 650 gmore di gelso nere (intere)
- 90 gacqua
- 90 gzucchero
- qualchesucco di limone (goccia)
Preparazione
Prepara uno sciroppo di acqua e zucchero e fallo bollire fino a scioglimento. Una volta sciolto fallo raffreddare e metti il composto nel frigo.
Nel frattempo prepara le more privandole delicatamente del gambetto verde una ad una, e una volta terminato questo passaggio frullale con un minipimer e poi passale ad un setaccio a maglie medie per togliere i piccoli semini.
Una volta ricavato questo succo e polpa ponili nel congelatore fino a raffreddamento per un’oretta circa. Una volta freddi entrambi gli ingredienti, uniscili e aggiungi qualche goccia di limone.
Se disponi di una gelatiera ad accumulo o a motore puoi procedere con la mantecatura del sorbetto, a seconda di quanto è freddo. Il tempo di preparazione potrà variare dai 20 ai 30 minuti circa.
Se non hai la gelatiera e disponi di tanta pazienza, metti il composto nel congelatore e ogni tanto (circa ogni mezz’ora tre quarti d’ora) vai a girare il composto. Ci vorranno diverse ore affinché il composto sia della consistenza desiderata.
Ecco qui il nostro sorbetto pronto per essere gustato.
In foto COPPA MIMI della POLOPLAST
Nota
Gli ingredienti di acqua e zucchero sono in misura tale da considerare che una volta messi a bollore una parte di questa evaporerà. Il peso delle more verrà ridotto ulteriormente quando verranno tolti i semi. Una piccola parte di polpa resterà nel setaccio, ma non preoccupatevi, ce ne sarà a sufficienza.
