CURIOSITA’
- Chiamate anche il pane dei poveri, perché sane e nutrienti, per molto tempo sono state uno degli alimenti base di molte comunità montane, soprattutto contadine, e oggi fanno parte di diritto dell’alimentazione sotto forma di frutto o di farina. Offrono infatti un’alta percentuale di amidi, una discreta quantità di grassi, proteine, sali minerali e vitamine. Si distinguono per l’ottima digeribilità.
- La castagna è il frutto autunnale per eccellenza, protagonista di molti dolci, ma ottima anche per preparare minestre, pane, polenta, pasta fresca, gnocchi, contorni. Due sono le principali varietà, le castagne vere e proprie (di cui sono tantissime le tipologie locali) e i marroni.
ALL’ACQUISTO
- E’ lo stesso albero a produrre castagne e marroni prendono il nome al femminile se il riccio contiene 2-3 frutti di grandezza medio-piccola; al maschile se contiene un solo frutto grosso e con polpa dolce e corposa di colore avorio.
- Il frutto deve presentarsi sodo, integro e il guscio intatto, la pelle deve essere priva di parti verdi e scure.
- Piccoli fori nel guscio indicano la presenza di parassiti nel frutto che va scartato.
- Le castagne che in stagione si trovano facilmente fresche, vengono commercializzate successivamente secche, lessate sottovuoto, surgelate, ridotte in farina.
RICONOSCIMENTI
- Vantano il riconoscimento Igp, tra le castagne, quelle del Monte Amiata (SI e GR), di Montella (AV), tra i marroni, quelli di Castel del Rio (BO) e del Mugello (FI), tra le Dop, la Farina della Lunigiana.
ALCUNE PROPOSTE
- La castagna è il frutto autunnale per eccellenza, protagonista di molti dolci, ma ottima anche per preparare minestre, pane, polenta, pasta fresca, gnocchi, contorni. Due sono le principali varietà, le castagne vere e proprie (di cui sono tantissime le tipologie locali) e i marroni.
- E’ interessante l’accompagnamento tra i rossi con il vino novello.