Pane senza impasto (o No Knead Bread)

Il pane senza impasto, o No Knead Bread, è ormai diventato un fenomeno culturale alimentare a tutti gli effetti: serve davvero tutto il passaggio centrale dell’impasto, con due o tre tempi di lievitazione? Jim Lahey, panettiere americano cha lo ha creato per primo, ci assicura che la risposta è no! L’idea di evitare il passaggio dell’impasto gli è venuta per puro caso: «Ero in vacanza a Miami e volevo fare il pane in casa. Mi sono reso conto per caso che la consistenza dell’impasto era perfetta già dopo la lievitazione. Stare lì a maneggiare la farina sarebbe stato inutile. Ho compattato l’impasto e l’ho informato: risultato, un pane casereccio squisito. Da lì ho approfondito l’idea e ne ho fatto una filosofia».
Jim Lahey ha conquistato i newyorchesi con la sua Sullivan Street Bakery, prima a Soho, ora a Hell’s Kitchen, in cui sforna non solo il suo pane, ma anche la pizza senza impasto. «Il bello di queste ricette è che sono riproducibili facilmente a casa», parola sua. La sua storia è atipica: studente di scultura, Jim viene in Italia nel 1987 per studiare monumenti e statue. Si innamora della cucina italiana e soprattutto del nostro pane: decide di imparare a farlo e da lì non lo abbandona più. Cambia il suo percorso professionale e sette anni dopo, nel 1994, apre un forno a Manhattan…e ora passiamo alla ricetta, di cui andrete matti!

Ingredienti:
  • 600 g di farina, metà 0, metà Manitoba
  • 420 ml di acqua
  • 3 g di lievito di birra fresco
  • 1 cucchiaio di zucchero bianco
  • 1 cucchiaio raso di sale

In una ciotola capiente, sciogliamo il lievito nell’acqua a temperatura ambiente; aggiungiamo le due farine e lo zucchero, mescoliamo fino a completo assorbimento con l’aiuto di un cucchiaio, e uniamo il sale alla fine.

Copriamo con della pellicola e lasciamo lievitare per 17-18 ore in un luogo fresco e asciutto.

Riprendiamo il pane e stendiamolo velocemente su un piano da lavoro infarinato; prendiamo tutti i lembi e uniamoli al centro, formando una palla molto elastica. Adagiamo questa palla in un canevaccio infarinato, con i lembi uniti verso il basso, copriamolo e lasciamolo riposare altre tre ore.

Al termine della lievitazione, accendiamo il forno a 250°. Rigiriamo con delicatezza la pagnottina in una pentola adatta alla cottura da forno (la circonferenza giusta per queste quantità dovrebbe essere di circa 28 cm) e inforniamo per 30 minuti. Mi raccomando di utilizzare una pentola con coperchio.

Sforniamo e proseguiamo la cottura in modalità ventilata per altri 10 o 15 minuti sulla normale grata da forno.

Una volta spento il forno, lasciate freddare spontaneamente la pagnotta per almeno un’ora, prima di tagliarla.

Il risultato sarà una pagnotta croccante fuori e morbida dentro, alveolata e leggera…..insomma non lo comprerete mai più!