Pangiallo Romano Tradizionale
Ricetta semplicissima di nonna Regina.
Il pangiallo romano è simile a suo cugino, il tradizionale panpepato solo che gli mancano le spezie, ma non per questo è meno gustoso!!!
Pangiallo Romano Tradizionale
Aprite la dispensa e trovate una marea di frutta secca di ogni tipo? Non vi sgomentate, preparate insieme a me il pangiallo.
Quanto mi piace versare semplicemente tutto in una ciotola e impastare senza montare o fare attenzione a questo e a quello…proprio il dolce che fa per me…e voi che ne dite?
Per questo dolce mi è venuto in aiuto il mio amico Mauro che ha messo a mia disposizione la ricetta di famiglia della sua nonna; mi raccontava che quand’era bambino e la sua nonna preparava il pangiallo lui andava a leccarle le dita piene di miele…che forte il mio amico Mauro!
Ma vogliamo vedere la ricetta di nonna Regina?
Ingredienti:
1/2 kg. di nocciole sgusciate e tostate
1/2 kg. di mandorle sgusciate e tostate
1/2 kg. di noci sgusciate
100 gr. di pinoli tostati
350 gr. di uva passa
350 gr. di cioccolato fondente a pezzetti
250 gr. di arancia candita
750 gr. di miele grezzo
750 gr. di farina00
Inoltre
farina per spolverare la teglia
un filo d’olio
Procedimento:
Mettete a bagno l’uvetta in acqua per circa 2 ore.
Tritare grossolanamente tutta la frutta secca.
Tritare anche il cioccolato fondente a pezzettini.
Versate tutto in una grande ciotola.
Unite le bucce d’arancia candita a cubetti e l’uvetta ben strizzata.
Versate il miele, precedentemente sciolto a bagnomaria, e amalgamate per bene e aggiungete un po’ alla volta la farina fino ad ottenere un impasto molto duro che deve tenere la forma senza appiattirsi, e qui ci vuole un po di olio di gomito…
Ungetevi le mani con un filo d’olio per non appiccicarvi e formate a questo punto dei panetti tondi premendo bene per compattare.
Spolverate una teglia da forno con un leggero velo di farina, poi spieghiamo il perchè, sistemateci su i panetti e lasciateli riposare per qualche ora, poi infornate, a 180° per circa 30′ o 40′ posizionando la teglia a metà altezza.
Segreto di nonna Regina: quando la farina sulla teglia diventa dorata ma non bruciata saranno pronti.
Regolatevi col vostro forno per una cottura ottimale.
A cottura avvenuta spegnete il forno e lasciate dentro i panetti a raffreddare.
Passando i giorni il pangiallo diventerà ancora più buono e si può conservare per parecchio tempo.
E ora gustate questa sinfonia di sapori…naturalmente ci sono tante versioni del pangiallo, questa è squisita, provata e approvata!!!
Varianti:
C’è chi ci mette anche i pistacchi, chi aggiunge altri tipi di canditi, chi unisce lo zafferano…ma sempre pangiallo!