Hobby nel cassetto

Hobby nel cassetto, sapete…la cucina non è il mio solo passatempo, nel tempo libero mi diletto in altre cose e ne avevo fatto anche una fonte di  guadagno!!! Però a dirla tutta l’unica cosa che mancava era proprio il guadagno ma soddisfazioni tante!

Non so voi ma purtroppo di tempo libero ultimamente ne ho sempre meno per cui venduto tutte le cose che ho fatto, ho chiuso nel cassetto questo sogno aspettando tempi migliori…

Che pensate verranno tempi migliori? Io sono convinta che il meglio deve ancora venire…la vita non può essere fatta solo di affanni ansie e problemi, la vera vita, quella con la V maiuscola fatta di gioie,serenità,pace…è ancora avvenire e io aspetto trepidante con la mano al cassetto…pronta ad aprirlo per realizzare i miei sogni!

Intanto cucino perchè l’unica cosa di cui non si può fare a meno è mangiare e riverso la mia fantasia e creatività sulle cose che preparo!

Mi fa piacere condividere con voi alcune cose che ho realizzato …magari così riuscite a conoscermi meglio…e mi farebbe piacere leggere le vostre impressioni.

Ho fatto un piccolo corso di pittura con la tecnica onestroke e anche se non ad alti livelli sono felice di mostrarvi qualche lavoro. Questa tecnica è particolare perchè si usa il pennello in modo da creare senza prima disegnare il soggetto, con una pennellata si crea un petalo o una foglia; mi ha colpita molto anche se purtroppo ultimamente ho perso un po’ la mano per mancanza di allenamento.

Questo dipinto olio su tela invece è ispirato a Paul Gauguin che si domandava…

”Da dove veniamo? Cosa siamo? Dove andiamo?” fu realizzato da Gauguin durante il secondo soggiorno a Tahiti, al rientro dal deludente viaggio in Francia, dove la sua pittura non aveva trovato alcuna comprensione. Egli lavorò all’opera instancabilmente per un mese, in un momento di grande amarezza e sofferenza fisica. Nell’inverno del 1897, infatti, il dolore per la morte della figlia Aline aveva aggravato il suo precario stato di salute (lo affliggevano alcolismo, sifilide e malattie cardiache) fino a spingerlo a tentare il suicidio ingerendo dell’arsenico, appena terminata la stesura di questo quadro, che doveva essere il suo testamento spirituale. In una lettera del Febbraio 1898 all’amico Daniel de Monfreid, Gauguin così descrisse l’opera :<< Vi ho messo prima di morire tutta la mia energia […]

Questa è una scatola portagioie su cui ho immaginato …la spiaggia che mi piacerebbe e la parte inferiore della scatola rappresenta il paesaggio sottomarino…un 3d insomma!Questo lago è sempre dipinto con la tecnica Onestroke e come per il mare sulla scatola precedente fa intravedere la mia voglia di paesaggi incontaminati…i due innamorati di pasta al mais, altra mia passione nel cassetto…a dire il vero sono armadi interi, altro che cassetti, pieni di oggetti da decorare…portafoto, album fotogarafici, quadri, tele, vassoi, cornici, scatoline e scatolette…e chi più ne ha più ne metta…Bruttissima copia di un MonetLe magnolie di pasta al maisGiraffe nella savana, altro mio sogno sospeso…viaggiare…olio su coppo di terracotta.Ibisco con tecnica Onestrokefiori sempre con la stessa tecnicaE che dire di questa tecnica di graffio su vetro? …i sogni galoppano…ma ho realizzato solo questa sfera e un servizio di bicchieri regalato prima di fotografarlo.

Portagioie con orsetto, tecnica Onestroke e Shabby ChicAcrilico su tegola tecnica OnestrokePortafoto con rosellina di pasta al mais

i girasoli, Onestroke, acrilici su cartoncino

Bouquet di pasta al mais

tralcio di pasta al mais su legno

portagioie dipinto con tecnica onestroke col nome della proprietaria dipinto in giapponese

…e qui veleggio verso altri lidi…in cerca…consapevole che quel che cerco lo posseggo già…

centrotavola in pasta al mais…e mi fermo …per ora…